#play14 - Il gioco è una cosa seria

Il gioco è una cosa seria! È un’attività che produce piacere e, nella concezione filosofica, è un tramite per raggiungere la libertà e l’espressione della fantasia. Sarà appunto per questo che, da tempo, il gioco sta diventando sempre più uno strumento per insegnare, imparare e capire

L'origine di #play14!


#play14 è un raduno mondiale di persone che la pensano come te e che credono che giocare sia il modo migliore per imparare, condividere ed essere creativi!
(Il sito internazionale di #play14, https://play14.org/ )



#play14 nasce nel 2013 a Lussemburgo, dall’idea di quattro agilisti intraprendenti, come risposta ad un sentimento di frustrazione condiviso: i biglietti per partecipare al tanto atteso evento “play4agile” erano terminati con largo anticipo. In tanti erano rimasti esclusi, ma a differenza del resto delle persone, i quattro preferirono la strada della creatività a quella della disperazione. 

Per rispetto degli organizzatori del “play4agile”, i quattro si accertarono che non fosse un problema dare vita ad un evento simile a Lussemburgo. Quindi, verso la fine del 2013, si incontrarono in un bar della capitale dell’omonimo Paese e idearono #play14. 

L’evento venne lanciato ufficialmente il 14 marzo del 2014 (da qui, il suo nome).
In breve tempo la conferenza si è allargata ad altre città europee e poi anche a Paesi extraeuropei: ad oggi, possiamo contare sulle edizioni di Amsterdam, Amburgo, Anversa, Barcellona, Basilea, Beirut, Berlino, Londra, Lussemburgo, Madrid, Milano, Timisoara, Parigi...e poi le recenti Bari, Vienna, Sydney, Messico e Bologna.

“Allora, non avevamo idea se avrebbe funzionato, di quello che sarebbe diventato e, che un paio di anni dopo, #play14 sarebbe stato presente in tutta Europa. Il resto è storia…”.
(i fondatori, dal sito ufficiale https://play14.org/history/)


Fin dalla prima edizione, l’obiettivo della conferenza è stato quello di portare la personale esperienza e le proprie conoscenze in merito all‘utilizzo di varie tecniche di gioco, tramite le quali apprendere alcuni dei concetti fondamentali dell‘Agile, del lavoro di gruppo, della collaborazione.


Le attività presentate dai vari partecipanti diventano, quindi, un modo per condividere strumenti per studiare un sistema, per definire il modello di un sistema, per fare una retrospettiva in modo diverso e divertente, per isolare la causa di un problema.

Durante la conferenza, in un ambiente estremamente informale, divertente e stimolante, i partecipanti possono sperimentare varie tematiche legate al management, al coaching, alla gestione dei gruppi di lavoro, all'analisi dei problemi e altro.

Unconference e marketplace

#play14 è una "non conferenza" di due giorni dedicata al serious gaming in cui si affronta il tema del gioco come strumento di team building, analisi retrospettiva, apprendimento, modellazione di sistemi, problem solving e molto altro ancora.


La struttura dell’unconference propone uno schema molto semplice e libero: i partecipanti propongono e selezionano una serie di attività che andranno a costituire il programma delle due giornate, scegliendo insieme anche contenuti, orari e luoghi degli incontri.
Il format della “non conferenza” enfatizza l'aspetto partecipativo e l'interazione tra persone che sono interessate a temi comuni ed elimina alcuni aspetti tipici delle tradizionali conferenze, quali un programma rigido e prestabilito o la sola presentazione frontale degli argomenti tramite talk.

Le regole della "non-conferenza"

Due sono le regole dell'unconference.

La legge dei due piedi: "se non imparo da quella attività o non posso dare il mio contributo, è meglio che vada a cercarne un'altra in cui possa farlo".
I partecipanti possono (e devono) entrare o uscire liberamente dai diversi gruppi, secondo una personale considerazione di quanto possano portare valore aggiunto nelle varie attività.

La Bumblebees and bufferflies: le persone possono decidere se spostarsi da un fiore all'altro, portando spunti e idee da altri gruppi e favorendo, così, la cross-pollination (proprio come le api e i bombi); oppure decidere di rimanere nelle sessioni per tutta la loro durata, arricchendole con la loro bellezza e favorendo la continuità e la stabilità delle conversazioni (come le farfalle). 
Ognuno partecipa portando il proprio contributo e la propria personale attitudine.

I principi della "non-conferenza"

Quattro sono i principi fondamentali.

Principio 1: chiunque partecipa è la persona giusta.

Principio 2: in qualsiasi momento accada qualcosa, quello è il momento giusto.

Principio 3: qualsiasi cosa accada, era la cosa giusta che doveva accadere.

Principio 4: quando è finita, è finita.

Le vignette sono state realizzate da Claudio Perrone per spiegare in modo sintetico e divertente i concetti dell'open space che costituiscono la base del formato unconference.

#play14 arriva in Italia.

La prima edizione italiana di #play14 risale al 2016, proposta e organizzata dal team di Agile Reloaded

Dopo aver partecipato e sperimentato attivamente le due edizioni precedenti svoltesi a Lussemburgo, alcuni reloaders hanno pensato fosse una buona idea portare questo nuovo format di apprendimento e condivisione nel nostro Paese. Il successo è stato sorprendente, tanto da aver reso l’evento un vero e proprio appuntamento annuale fisso. 

A cosa giochiamo?

Di seguito sono riportate alcune delle attività organizzate durante gli appuntamenti italiani.

  • Serious social games individuali o a squadre, iniziative icebreaker utili per conoscersi; come lo Human Bingo, in cui i numeri della tombola sono sostituiti da una “matrice delle competenze”.
  • Chaos Brain, uno tra i giochi proposti per allenare il pensiero computazionale e per dimostrare che, per quanto il cervello umano sia considerato una macchina infinitamente potente, risulta sempre più efficiente svolgere un’azione per volta.
  • Negotiation game, che ha evidenziato quanto gli effetti della collaborazione e della competizione influiscono sul risultato finale e quanto un team poco collaborativo può danneggiare il risultato dell’intero ecosistema in cui opera.
  • Project management: two teams and a fail, un gioco per riflettere sull’importanza non solo di una comunicazione efficace, ma anche di mantenere la propria identità come singoli all’interno di un gruppo di lavoro, per il raggiungimento degli obiettivi di team.
  • Client oriented train, un’attività più che un gioco, che ha portato a varie considerazioni sulle azioni utili a creare il valore aggiunto per il cliente per ciascuna combinazione di valori e competenze.
  • Slackline walking, un gioco tanto semplice quanto efficace, per dimostrare come la fiducia nel proprio gruppo aiuti a raggiungere un obiettivo di team.
  • Happy Salmonalla cieca”, una versione del gioco ad altissima energia e velocità, che però richiede ulteriori competenze e abilità se privati del senso della vista.
  • Collaborazione e cooperazione, una serie di attività che sono riuscite a unire una componente di energia con la logica e alcuni principi di teoria dei processi.
  • Kanban al ristorante, una implementazione realistica dei principi della produzione snella, dove si univa la teoria lean con la cucina.
  • Olympics Serious Games, una sequenza di giochi a squadre, accomunati dal concetto di sfida e di collaborazione.
  • Fai il tuo cerchio, un gioco sul team building, la leadership e l’empatia.
  • Racconta una storia, un’attività per sperimentare lo storytelling e interfacciarsi con l’arte del public speaking.
  • J’accuse, per liberare voce, gambe, braccia e sciogliere la tensione.
  • Elevator, per accompagnare gli startupper nel loro percorso, portandoli a interrogarsi su cosa sia necessario, utile, opportuno nel realizzare la loro idea.
  • Cynefin playing cards, un’attività che ha dimostrato ancora una volta come il  gioco possa essere utile ed efficace per spiegare e comprendere anche argomenti particolarmente difficili come quello della complessità, grazie all’uso di sperimentazioni e osservazioni concrete. 


E molti altri ancora.

Prima di lasciarci 

Cosa sperimenterai e imparerai?

  • Facilitazione 85%
  • Innovazione 70%
  • Gestione del cambiamento 60%
  • Felicità 90%


Il manifesto

#play14 è e sarà sempre

  • un luogo per condividere conoscenze e pratiche più che un luogo per vendere servizi e beni 
  • aperto a tutte le persone o comunità con un interesse per l'apprendimento con divertimento 
  • focalizzato su giochi e attività nel mondo fisico più che in quello virtuale
  • una unconference basata sulla tecnologia Open Space 
  • senza scopo di lucro, il che significa che quando facciamo un profitto su un dato evento, reinvestiamo tutto nel prossimo.


(Il sito internazionale https://play14.org/ )

Per approfondimenti e maggiori dettagli sulle edizioni passate, l’organizzazione e le varie attività, vi invitiamo alla lettura degli articoli pubblicati 
sulla rivista online Mokabyte e sul blog di Agile Reloaded.